Esiste una musica per dormire bene? Una bella analisi sull’argomento è stata fatta dal sito rockit.it in questo articolo. Il rapporto tra sonno e musica è di grande attualità sia per la scienza che il mercato discografico. Le ricerche sul sonno hanno subito negli ultimi anni una brusca accellerazione anche per via del fatto che il fenomeno del dormire non è ancora stato sviscerato completamente.
Analogamente il mercato della musica si è avvicinato molto a questa fase della nostra giornata. Basti pensare alle tante playlist per favorire l’addormentamento ed il rilassamento proposte dai siti di streaming musicale come spotify (che ha anche stilato la classifica delle 20 canzoni più utilizzate per addormentarsi, classifica dominata da Ed Sheeran) o deezer. A questo mondo si sono avvicinati anche cantanti di fama internazionale come Thom Yorke dei Radiohead che ha presentato la sua compilation nella trasmissione della BBC “Bedtime mix”.
Partiamo però da un aspetto preliminare: ascoltare musica per addormentarsi va bene oppure disturba il nostro sonno? Questa è una questione molto personale e legata alle abitudine di ciascuno di noi, quindi il nostro consiglio è di provare. Se vediamo che il nostro riposa migliora allora per noi è corretto ascoltare musica altrimenti ritorniamo alle nostre vecchie abitudini (silenzio completo, il suono della televisione, i suoni dell’ambiente circostante come strada o natura, …).
Sicuramente la musica influisce sul nostro sonno e questa influenza è diversa a seconda delle fasi del sonno (sonno non REM e sonno REM che è la fase dei sogni … queste fasi si alternano durante la notte a cicli di circa 90 minuti). Secondo uno studio scientifico nelle fasi di sonno REM è plausibile che la musica possa “entrare” nei nostri sogni così come lo fanno altre fonti esterni (sveglie che suonano o personaggi della tv rimasta accessa).
Uno studio pubblicato su nature evidenzia un aspetto molto interessante: la reazione all’ascolto della musica durante il sonno cambia a seconda che la musica trasmessa sia quella che ascoltiamo abitualmente oppure musica nuova. Nel primo caso si vede come le aree del cervello attivate sono le stesse che vengono attivate dai ricordi e dai pensieri privati. Questo suggerisce la conclusione che non esiste una compilation adatta a tutti ma che ognuno dovrebbe costruirsi una propria playlist per dormire!
Quindi se vogliamo provare ad ascoltare musica per addormentarci non ci resta che creare la nostra playlist personale, possibilmente considerando il ciclo sonno non REM – sonno REM in modo che in queste ultime fasi ci siano brani che possano influenzare positivamente i nostri sogni!