Nel sonno il ritmo è tutto: mantenere il corretto susseguirsi giorno-veglia notte-riposo è fondamentale per garantire un sonno riposante ed una giornata piena di energia. Come conigliare però questo assioma con i ritmi lavorativi soprattutto per che fa turni (medico. infermiere, operaio turnista, …) oppure per chi deve protrarre la sua attività lavorativa anche nelle ore notturne?

Il primo passo è sicuramente conoscere la questione: solo con una corretta informazione sui rischi che si corrono si possono usare le armi che abbiamo a disposizione per ridurli al minimo.

Partiamo dagli studi clinici. Questi dimostrano che il 10% di chi fa lavori a turni che costringono a modificare il ritmo sonno-veglia presenta disturbi del sonno (sonnolenza diurna e insonnia i più comuni). In più la maggior parte delle persone presentano comunque difficoltà ad addormentarsi quando possono farlo ed una bassa qualità del proprio sonno, non recuperando adeguatamente dalle fatiche della fase di veglia.

Cosa possiamo fare? Cambiamo lavoro? Questa sarebbe la soluzione ottimale ma naturalmente non tutti possono farlo soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo e oltrettutto ci sono lavoro per cui la copertura di tutti i turni è fondamentale (si pensi agli ospedali).

Possiamo però dare alcuni consigli da seguire per aiutare ed in alcuni casi ingannare il nostro organismo per riposare meglio:

  • Un pisolino prima o dopo il turno
  • Magiare poco e spesso invece di seguire il ritmo dei pranzi standard
  • Non praticare sport nelle ore precedenti il sonno (questa è una buona norma per tutti!)
  • Rispettare gli stessi orari del sonno scanditi dalla turnazione anche nel fine settimana
  • Usare occhiali da sole dopo il turno notturno
  • Evitare di dormire in luoghi rumorosi
  • Non assumere caffè nelle cinque ore prima di dormire
  • Prima del turno prediligere cibi proteici

… non mettersi alla guida dell’auto dopo il turno di notte se si ha sonno ma utilizzare i mezzi pubblici!